Il mantello del cane esercita
molteplicifunzioni; oltre all'isolamento termico e la protezione nei confronti
di raggi ultravioletti, costituisce un'interfaccia durante le relazioni sociali
e rappresenta spesso, per il proprietario, una qualità da ammirare.
I disturbi a carico del pelo possono
essere determinati anche da squilibri alimentari; la carenza o la mancanza di
determinati principi nutrizionali influiscono negativamente e visibilmente sul
rinnovo fisiologico del pelo. Nel cane
( come negli altri mammiferi), i peli originano dai follicoli
piliferi, inclusi nello spessore dell ' epidermide. Il ciclo di vita del pelo è
diviso in tre fasi: una fase di crescita, una fase intermedia e una di riposo.
La prima fase è fortemente dipendente dalle caratteristiche genetiche del
soggetto, variabile secondo la lunghezza del pelo, la regione del corpo, la
razza e l'individuo. Nella seconda fase si assiste a un arresto della sintesi
dei pigmenti che colorano il pelo e la sua parte terminale diventa bianca.
Nella terza fase, il pelo non è più ancorato nel follicolo pilifero e cade,
anche perche spinto dal nuovo pelo sotto stante che comincia a crescere. Il
rinnovo del mantello è un processo continuo, anche se esistono variazioni nella
velocità di crescita e nella densità del pelo; variazione dovuta all'atrofia di
alcuni follicoli dopo la caduta del pelo e alle modificazioni che esso subisce
durante la stagione invernale e quella estiva.
L’INFLUENZA DELL’ALIMENTAZIONE
I
principali elementi nutrizionali da considerare per quanto riguarda la crescita
e la corretta funzionalità del pelo sono le proteine, gli acidi grassi
essenziali, in vitamine e gli oligoelementi.
Il rinnovo del pelo e della cute
necessita fino al 30% dei bisogni proteici quotidiani di un cane adulto. Le
proteine più importanti sono quelle che contengono una certa quantità di
aminoacidi solforati (metionina e cistina), indispensabili alla sintesi delle
proteine del mantello. Tali aminoacidi sono particolarmente abbondanti nell 'uovo,
nelle farine di pesce e nel latte.
Gli acidi grassi sono i maggiori
costituenti dei lipidi. Quando c'è la necessità di migliorare le condizioni del
pelo e della pelle, bisogna fare attenzione soprattutto agli acidi grassi
insaturi. Tra questi i gruppi più importanti sono gli omega-6, che derivano
dall'acido linoleico, egli omega-3, che derivano dall'acido alfa-linoleico. I
loro precursori (ac. linoleico e ac. alfa-linoleico) sono detti acidi grassi
essenziali, in quanto, non potendo essere sintetizzati per via endogena, devono
essere obbligatoriamente introdotti nell ' organismo attraverso la razione
alimentare.Queste sostanze sono reperibili negli oli vegetali (girasole, mais,
soia, ecc.) e nei grassi animali (soprattutto dei volatili). Alcuni acidi grassi
omega-6 presentano un interesse particolare: ad esempio, l' acido
gamma-linoleico, che si trova soprattutto negli oli di borragine, è utilizzato
in alimentazione e dietologia umana per migliorare la morbidezza e l'
elasticità dell'epidermide. Nei cani anziani, un apporto di tale acido nella
razione può migliorare sensibilmente lo stato del pelo. Sembra che
l'invecchiamento determini una diminuzione di alcuni enzimi che ne impedirebbe
la normale sintesi. Gli acidi grassi omega-3 svolgono un' azione positiva in
corso di disturbi cutanei, soprattutto di
origine allergica o in caso di dolori
articolari. Hanno la capacità di inibire la sintesi di alcuni mediatori legati
agli stati infiammatori e, per questo motivo, vengono sovente impiegati nel
trattamento contro il prurito, le irritazioni croniche e allergiche. Gli acidi
grassi omega-3 si trovano soprattutto negli oli di pesce e nell'olio di soia.
E’ interessante ricordare che gli acidi
grassi omega-6 e omega-3 vengono attaccati dagli stessi enzimi nel loro
processo metabolico, ed è perciò importante che il loro rapporto sia corretto.
Per il cane, si consiglia di rispettare un rapporto, tra omega-6 e omega-3,
compreso tra 4/1 e 10/1. Un eccesso di omega-3 può causare disturbi della
coagulazione e deficit immunitari.
Un corretto apporto di acidi grassi
insaturi contribuisce dunque al miglioramento delle condizioni del pelo dell'
animale, ma svolge un importante ruolo anche come coadiuvante nei trattamenti
farmaceutici in caso di prurito e allergie cutanee.
IL CONTRIBUTO DELLE VITAMINE
La sensibilità al processo di
ossidazione degli alimenti contenenti gli acidi grassi polinsaturi impone
l'aggiunta di vitamina E e di sostanze anti-ossidanti. Del resto, la vitamina E
stimola l'immunità e, di conseguenza, le difese a livello cutaneo. La più
importante vitamina per quanto riguarda la pelle e i suoi annessi (pelo,
unghie, ecc.) resta comunque là vitamina A. Essa assicura la crescita e la
proliferazione delle cellule epidermiche e la produzione di sebo. La sua azione
è sinergica con lo zinco egli aminoacidi solforati. La vitamina H, detta anche
biotina, è indispensabile per l'integrità cutanea. E’ importante sottolineare
che un eccesso di albume d'uovo nell ' alimentazione può inibirne l'
assorbimento, causando una caduta del
pelo.
Infine,
tutte le vitamine del gruppo B partecipano in modo più o meno diretto al
metabolismo cellulare e al processo di rinnovamento del mantello.
L'IMPORTANZA DEGLI OLIGO-ELEMENTI
Gli oligo-elementi sono sostanze
mirierali molto importanti, che agiscono a concentrazioni piuttosto basse.
Quelli più direttamente legati alla funzionalità cutanea e dei peli sono il
ferro, lo zinco, il rame e lo iodio. Una carenza di uno di questi elementi può
provocare sintomi multipli. Ad esempio, la carenza di ferro o di rame può
essere
alI' origine di alcune anomalie di
pignientazione cutanea e la carebza di zinco causa lesioni attorno agli occhi,
alla bocca e al tartufo.
La quantità di oligo-elementi nella
razione alimentare non corrisponde alla reale quantità disponibile per
l' organismo. Il livello e la capacità
di assorbimento di questi costituenti infatti dipende dalla forma chimica al
momento dell'introduzione nell ' organismo. Per esempio, l' assorbimento di
calcio è in competizione con quello dello zinco e del rame.
Per facilitare il trasporto e l'
assorbimento degli elementi in questione è importante renderli disponibili
mediante un legame con un'altra sostanza di origine proteica o glucidica
(zuccheri). Sotto questa forma (si parla di chelati) gli oligo- elementi sono
prontamente utilizzati dall'organismo. Risulta evidente che la preparazione di
alimenti contenenti molecole di questo tipo è più costosa rispetto a quella
contenente oligo-elementi non veicolati, ma il contributo in termini di
assorbimento e, in ultima analisi, di efficacia è nettamente superiore.