L'ALIMENTAZIONE
Premessa essenziale: il cane è prevalentemente carnivoro. Lo conferma a coloro che lo dimenticano la sua dentatura, la sua mastificazione quasi assente o comunque sommaria e tutto il suo apparato digerente conformato per ricevere e digerire carne. Non si può dimenticare che il suo stato di domesticità esige che nel regime alimentare devono trovarsi sostanze di diversa natura.
Primo principio è quindi stabilire le razioni in relazione alla vita del cane. La razione è la quantità d'alimento necessario ogni giorno al soggetto. A seconda dell'età o dell'attività cui è sottoposto il cane, diventa razione di accrescimento, razione di mantenimento, razione di lavoro. Le sostanze alimentari che si somministrano al cane sono composte da acqua, naturalmente, proteine, grassi, idrati di carbonio e sali minerali. Le proteine possono essere di origine animale come vari tipi di carne ( manzo, cavallo, pollo, coniglio), il pesce, le uova, i formaggi, il latte o di origine vegetale come la soia. I grassi hanno invece un eccellente potere sia plastico che calorico; quelli di origine animale sono il lardo, il burro, i formaggi.
La razione di accrescimento va mantenuta fino a un anno e mezzo circa e dovrà abbondare di sostanze ad alto potere plastico, quindi di proteine. Un maschio boxer partendo dagli otto o nove mesi fino ai diciotto dovrà usufruire di 500-600 grammi di carne al giorno e di 300-400 grammi di riso o pane.
Comunque, oggi, esistono in commercio numerosi mangimi bilanciati a base di fiocchi d'avena e di granoturco che possono sostituire vantaggiosamente il riso, il pane e la pasta.
La razione di mantenimento di un boxer adulto che abbia comunque una vita di sufficiente movimento dovrà essere composta di 450 grammi di carne e 350 grammi di mangime. La razione di lavoro, considerando il lavoro del boxer come movimento quale : addestramento, ginnastica funzionale, deve tornare sui valori della razione di accrescimento concedendo anche 100 grammi di carne in più.
La razione quotidiana va somministrata ai cani adulti in due pasti. Sebbene la digestione del cane sia lenta e pertanto gli stimoli della fame sono distanziati, penso che un pasto unico sia da sconsigliarsi.
Per una buona digestione e per un buon funzionamento del fegato, i pasti devono essere somministrati a ore precise e a regolari intervalli. Qualsiasi alterazione dovrà essere segnalata al medico veterinario che caso per caso stabilirà l'alimentazione più idonea.